toyota nulla è impossibile
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Cambia ma resta fedele al suo Dna e scommette sulla tecnologia per l'intrattenimento e la navigazione. È cresciuta, ma solo un po', senza esagerare, senza sforare oltre la soglia dei quattro metri. Ecco la nuova Toyota Yaris, la terza generazione del piccolo genio, che resta nonostante l'aumento di dieci centimetri in lunghezza (ora arriva a 3,885 metri) agile e soprattutto guadagna ancora più spazio interno, con un'abitabilità, anche nei posti dietro, ai vertici della categoria. Questa è la prima impressione salendo a bordo della nuova "segmento B" della casa giapponese che sarà commercializzata in autunno nel nostro paese a partire dal classico week end porte aperte che si terrà dal 15 al 16 ottobre.
La vettura appare normalizzata rispetto alle edizioni precedenti, lo stile esterno ma anche quello interno è più neutro, forse più maschile. Insomma, è disegnata per piacere a molti ma non esibisce una caratterizzazione forte. All'interno, non c'è più e la plancia con strumentazione centrale: la casa ha scelto una struttura più convenzionale, con il quadro davanti al volante e indicatori tradizionali, ma – ed è una delle grandi novità della vettura – a centro plancia è incastonato un moderno sistema touch screen per la navigazione e l'intrattenimento (se ne parla nel box a destra).
La plancia appare solida, cosi come i rivestimenti che non scricchiolano neppure sullo sconnesso, tuttavia l'aspetto non è certo lussuoso: nessun materiale morbido. Anzi, plastiche rigide a profusione per di più finite con un trattamento superficiale "mille righe" che accresce la sensazione di economicità. La qualità è comunque indiscutibile: i materiali sono di buon livello e gli accoppiamenti assolutamente precisi. Salendo a bordo si nota, come accentato sopra, che lo spazio a bordo è tanto e ben sfruttato, i sedili sono comodi, sostengono decentemente anche in curva e nei tragitti più lunghi non affaticano. Peccato per la scomoda regolazione dello schienale a leva, molto meno pratica di una classica manopola con regolazione continua. Al volante la vettura è irreprensibile: sterzo (molto comunicativo) e freni (pronti) sono davvero a punto. Stabilità e tenuta di strada non prestano fianco a critiche, mentre la maneggevolezza è veramente notevole: la Yaris atto terzo gira su se stessa in soli 4.7 metri. La nuova generazione conferma la gamma dei motori della serie attuale. Troviamo così i due benzina, rispettivamente, il mille tre cilindri da 69 cavalli e l'unità 4 cilindri di 1.3 litri da 99 cavalli e il diesel 1.4 che di cv ne eroga 90 con una coppia di 16,5 Nm contro gli 11 e gli 11,5 dei due propulsori ciclo otto.
Abbiamo provato, sulle strade intorno a Copenaghen, proprio il tre cilindri che ha confermato le sue note doti. Pronto salire di giri, spinge progressivamente ed è omogeneo nel suo funzionamento. Certo non offre emozioni forti ma è spiritoso e soprattutto consuma poco. La casa dichiara 4.8 litri per cento chilometri nel ciclo combinato. Gli allestimenti sono quattro: quello base, battezzato semplicemente Yaris, che parte da poco più di 11mila euro, Active, che già offre di serie il dispositivo touch con telecamera posteriore per finire con i due livelli top, parigrado, battezzati Style e Lounge rivolti rispettivamente a un'utenza femminile e maschile.

Cambia ma resta fedele al suo Dna e scommette sulla tecnologia per l'intrattenimento e la navigazione. È cresciuta, ma solo un po', senza esagerare, senza sforare oltre la soglia dei quattro metri. Ecco la nuova Toyota Yaris, la terza generazione del piccolo genio, che resta nonostante l'aumento di dieci centimetri in lunghezza (ora arriva a 3,885 metri) agile e soprattutto guadagna ancora più spazio interno, con un'abitabilità, anche nei posti dietro, ai vertici della categoria. Questa è la prima impressione salendo a bordo della nuova "segmento B" della casa giapponese che sarà commercializzata in autunno nel nostro paese a partire dal classico week end porte aperte che si terrà dal 15 al 16 ottobre.
La vettura appare normalizzata rispetto alle edizioni precedenti, lo stile esterno ma anche quello interno è più neutro, forse più maschile. Insomma, è disegnata per piacere a molti ma non esibisce una caratterizzazione forte. All'interno, non c'è più e la plancia con strumentazione centrale: la casa ha scelto una struttura più convenzionale, con il quadro davanti al volante e indicatori tradizionali, ma – ed è una delle grandi novità della vettura – a centro plancia è incastonato un moderno sistema touch screen per la navigazione e l'intrattenimento (se ne parla nel box a destra).
La plancia appare solida, cosi come i rivestimenti che non scricchiolano neppure sullo sconnesso, tuttavia l'aspetto non è certo lussuoso: nessun materiale morbido. Anzi, plastiche rigide a profusione per di più finite con un trattamento superficiale "mille righe" che accresce la sensazione di economicità. La qualità è comunque indiscutibile: i materiali sono di buon livello e gli accoppiamenti assolutamente precisi. Salendo a bordo si nota, come accentato sopra, che lo spazio a bordo è tanto e ben sfruttato, i sedili sono comodi, sostengono decentemente anche in curva e nei tragitti più lunghi non affaticano. Peccato per la scomoda regolazione dello schienale a leva, molto meno pratica di una classica manopola con regolazione continua. Al volante la vettura è irreprensibile: sterzo (molto comunicativo) e freni (pronti) sono davvero a punto. Stabilità e tenuta di strada non prestano fianco a critiche, mentre la maneggevolezza è veramente notevole: la Yaris atto terzo gira su se stessa in soli 4.7 metri. La nuova generazione conferma la gamma dei motori della serie attuale. Troviamo così i due benzina, rispettivamente, il mille tre cilindri da 69 cavalli e l'unità 4 cilindri di 1.3 litri da 99 cavalli e il diesel 1.4 che di cv ne eroga 90 con una coppia di 16,5 Nm contro gli 11 e gli 11,5 dei due propulsori ciclo otto.
Abbiamo provato, sulle strade intorno a Copenaghen, proprio il tre cilindri che ha confermato le sue note doti. Pronto salire di giri, spinge progressivamente ed è omogeneo nel suo funzionamento. Certo non offre emozioni forti ma è spiritoso e soprattutto consuma poco. La casa dichiara 4.8 litri per cento chilometri nel ciclo combinato. Gli allestimenti sono quattro: quello base, battezzato semplicemente Yaris, che parte da poco più di 11mila euro, Active, che già offre di serie il dispositivo touch con telecamera posteriore per finire con i due livelli top, parigrado, battezzati Style e Lounge rivolti rispettivamente a un'utenza femminile e maschile.
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