domenica 10 aprile 2011

Alternative ai carburanti di origine fossile

toyota today tomorrow

Il grande vantaggio delle fonti energetiche alternative è che esse possono drasticamente abbassare le emissioni delle auto che le impiegano. Tuttavia, poiché molte delle tecnologie previste non sono ancora del tutto giunte al loro stadio completo di maturazione, e sono ancora troppo costose per essere implementate in una vasta serie di auto, la maggior parte di esse richiede un ulteriore lavoro di ricerca e sviluppo prima di essere immesse nel mercato.
Toyota ha fatto da battistrada sviluppando un certo numero di queste tecnologie alternative come soluzioni più pulite per una mobilità sostenibile, e ha già dimostrato che determinate soluzioni innovative possono essere commercializzate per usi specifici.

Celle a combustibile (idrogeno) – pure come l’acqua
Una delle tecnologie più promettenti sviluppate per l’uso di energie alternative è la cella a combustibile. Una cella a combustibile lavora combinando due elementi comuni - idrogeno e ossigeno – per generare elettricità che alimenta un motore elettrico. I prodotti secondari di questa reazione non sono altro che vapore acqueo e calore, cosa che fa di questa tecnologia la straordinaria soluzione a zero emissioni per l’uso dei veicoli, anche se al momento il processo di produzione dell’idrogeno non è ancora a emissioni zero. Toyota sta portando avanti la ricerca sulle celle a combustibile fin dal 1992. Essa ritiene che i veicoli alimentati da celle a combustibile possano diventare una colonna portante della mobilità del futuro.

I veicoli che impiegano le celle a combustibile e la configurazione del Sistema Ibrido di Toyota sono 2-3 volte più efficienti delle auto alimentate a benzina in termini di rendimento globale (tank-to-wheel).

Nel 2002, Toyota è stata la prima casa automobilistica al mondo a commercializzare veicoli ibridi concelle a combustibile (FCHV - Fuel Cell Hybrid Vehicles) in Giappone e negli Stati Uniti. Essi montano la “FC Stack”, una cella a combustibile completamente sviluppata all’interno degli stabilimenti Toyota. Tuttavia, la piena commercializzazione dei veicoli a celle a combustibile impone la costituzione di una rete di distribuzione dell’idrogeno simile a quella esistente per la benzina e il diesel – un’impresa su vasta scala e costosa. Ad ogni modo, mentre il mercato dei veicoli alimentati con celle a combustibile è limitato per il futuro immediato, il loro potenziale resta dimostrato e chiaro.

Da tempo, Toyota sta facendo anche delle ricerche su diverse altre fonti energetiche, allo scopo di individuare carburanti più puliti, nella sua ricerca della straordinaria «eco-car».

Per esempio, Toyota ha fatto ricerche sul gas naturale compresso (GNC) per più di due decenni, con una commercializzazione su scala limitata. Confrontati con i normali veicoli alimentati a diesel e benzina, quelli a gas naturale emettono una quantità molto ridotta di particolato e molto meno biossido di carbonio.

Tuttavia, il GNC richiede cisterne di deposito molto grandi per il carburante, e tende a fornire meno energia rispetto ai carburanti di origine fossile convenzionali, limitando le sue applicazioni a lungo termine a contesti di guida molto specifici come il trasporto su autobus o taxi nei centri urbani. Il GTL (Gas-to-Liquid) – un carburante diesel sintetico ottenuto dal GNC – è un’altra promettente alternativa energetica, perché impiega le infrastrutture del diesel già esistenti. Esso offre il vantaggio dell’ulteriore riduzione delle emissioni e il consumo ottimizzato del carburante dei motori diesel puliti dell’ultima generazione – come il Toyota D-CAT e il filtro antiparticolato Toyota.

Toyota sostiene inoltre l’uso di carburanti alternativi come i biocarburanti per le auto, allo scopo di ridurre il consumo di carburanti fossili ed evitare i cambiamenti climatici.



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